top of page

IL DECLINO DEL POLITICO-PERSONAGGIO

Populista è il termine che usiamo per identificare una persona, spesso nell’ambito politico, che parla alla pancia delle persone, che utilizza molti slogan e usa una retorica semplicistica. Un politico che parla alle persone direttamente, che mostra empatia e simpatia verso il pubblico che lo ascolta. Il populista urla nelle piazze e la rabbia, l’indignazione sono i suoi strumenti. Non importano i dati, le statistiche, i numeri che ci sono, se si mostra indignazione e rabbia al pubblico, si arriva direttamente a loro. Essendo la rabbia un sentimento molto forte e diretto, è molto efficace per fare passare un messaggio. Per questo si associa il termine “parlare alla pancia” nella comunicazione e retorica populista. I contenuti sono semplici e sempre gli stessi, ripetuti e detti compulsivamente. Coloro che ascoltano devono pensare che i problemi siano quelli e che siano il motivo di un malcontento generale. 

Se la retorica populista funziona bene in opposizione per cercare consensi e in campagna elettorale per guadagnare voti, al governo contano i fatti concreti. Non basta fare qualche ospitata nel programma del tuo amico, servono azioni chiare e decise. Sembra strano, ma coloro che in Italia hanno governato negli ultimi anni difficilmente vengono rieletti o difficilmente escono da Palazzo Chigi con maggiore popolarità di prima. Ciò che si portano dietro sono gli errori e gli sbagli fatti, insieme a una reputazione spesso più sporca che pulita. 

Tuttavia, le persone si rendono conto troppo tardi che quel politico è solo un bravo oratore ma pessimo nei fatti. E’ molto facile urlare agli scandali, firmare i cartelloni con scritte le promesse elettorali, ma nella realtà dei fatti agire è molto più complesso. La politica è fatta di compromessi direbbe qualcuno.



ree


Negli ultimi sondaggi politici, il 46% è negativo sull’operato dell’attuale governo. Per non parlare di alcuni suoi esponenti. Il punto è che vengono trovati dei temi, delle questioni che permettono di distogliere l’attenzione da altre tematiche ignorando tutto il resto. In questi mesi è il ponte sullo stretto (che torna come un incubo), ieri erano gli immigrati (tema di cui non sentirete mai parlare un politico di governo data la situazione tragica) e domani sarà un altro tema. Non ci importa dell’inflazione, del problema dei sottopagati, della fuga di medici e infermieri negli altri paesi, dei soldi del PNRR e tutte quelle tematiche complicate. Le nostre priorità sono il ponte sullo stretto, chi abbandona i cani e la carne sintetica. 

La verità è che questi temi sono semplici, facili da discutere e non hanno complicazioni alle loro spalle, o meglio, vengono posti in modo superficiale e approssimativo in modo che non ci possa essere una discussione. Perché siamo tutti d’accordo che abbandonare un animale per strada è un atto orribile o che il ponte sullo stretto possa dare posti di lavoro. Il punto è come trattiamo questi temi.



ree


Tuttavia, capita che dopo anni di politica basata sulle parole e non sui fatti qualcuno se ne accorge e quel qualcuno sono coloro che hanno votato quel partito. Il peggior nemico di un politico sono coloro che lo hanno votato perché sono le stesse persone che devono essere saziate. Ci sono politici che per anni hanno saputo saziare i loro seguaci, ora però sono finiti gli argomenti e le discussioni si riducono a temi irrilevanti persino per i più fedeli discepoli. Temi come l’immigrazione, la flat tax, le accise e molti altri sono riproposti da anni ma le soluzioni non si sono mai viste. 

Succede che i politici che erano i rappresentanti fondamentali di un determinato partito perdano la loro popolarità, prima all’interno del partito poi tra le persone. Il politico-personaggio affascina i primi anni. Le persone vedono in lui la speranza di un cambiamento grazie al forte carisma che lo caratterizza. Pongono fiducia in quelle parole piene di indignazione e rabbia che hanno sentito nei loro comizi. Tuttavia, tutto finisce: la popolarità e il consenso si perdono tra un video su TikTok e l’altro. Come molti personaggi dello spettacolo e le tendenze sui social, i politici-personaggi finiscono nel dimenticatoio. Per questo motivo, ho la sensazione che alle prossime elezioni vedremo l’abbandono di alcuni di quei personaggi che prima avremmo (indipendentemente dal nostro pensiero politico) considerato forti e tanto sostenuti dai loro elettori.




Commenti


bottom of page